Una risposta al compagno Cento

Pubblico con molto piacere un articolo di Giacomo Cervo, coordinatore UGS Veneto e studente di storia all’università Ca’ Foscari di Venezia, in risposta a un articolo di Paolo Cento pubblicato su Il Manifesto qualche giorno fa (link all’articolo: https://ilmanifesto.it/sinistra-italiana-non-basta-piu-serve-un-campo-largo/)

Qualche giorno fa è uscito sulle colonne del Manifesto un editoriale del compagno Paolo Cento che affronta problemi reali della nostra comunità e della sinistra tutta: divisioni, difficoltà nel radicamento sul territorio, irrilevanza e subalternità. Ma le risposte che propone sono sbagliate e non radicali, nel senso marxiano del termine di “arrivare alla radice”.

Oltre un anno fa gruppo di giovani di sinistra italiana ha deciso di dar vita ad UGS, convinti che un forte soggetto politico di sinistra, sul modello dei principali partiti europei del GUE/NGL, potesse nascere solamente intorno a Sinistra Italiana e che per lo sviluppo di un simile progetto una giovanile forte fosse necessaria. 

Il progetto per cui ci siamo spesi in questi mesi mira ad un’identità forte, ecosocialista, antifascista, democratica, capace di parlare alle forze del centrosinistra da una posizione non subalterna. La proposta del compagno Cento va in tutt’altra direzione: una sorta di “coalizione civica nazionale”, con tutta la provvisorietà e l’astrutturalità delle liste civiche, subalterna strategicamente e culturalmente al centrosinistra già nella sua definizione come “soggettività europeista, ecologista e solidale“. Non una parola, un dubbio, sulla problematicità della struttura UE com’è oggi impostata, l’ecologismo inteso come semplice bandierina scevra di conflitto sociale, “solidale” per evitare di connotare in modo ideologico e radicale il nuovo soggetto.

Questa nuova iniziativa nasce monca, come tante ne abbiamo viste in questi anni: liste destinate a non durare più di una tornata elettorale. Se la divisione si è dimostrata un problema serio e gravido di conseguenze per la sinistra negli ultimi trent’anni, la provvisorietà e l’incapacità di costruire realtà politiche stabili e strutturate non sono che l’altra faccia della stessa medaglia. Questa nuova “lista civica nazionale” non è una risposta alle difficoltà che il compagno Cento dice di avere a cuore. Senza stabilità, senza continuità politica, culturale e progettuale non può essere costruito nessun radicamento nei territori e nei posti di lavoro, non si può formare una classe dirigente nuova, radicale ed innovativa, non si può diventare un interlocutore politico serio e stabile per sindacati e realtà locali.

Per questo noi, militanti di UGS, continueremo convintamente il nostro lavoro all’interno di Sinistra Italiana, nella nostra comunità, per il nostro paese.

Giacomo Cervo, coordinatore UGS Veneto

Pubblicità
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: